Vicolo Rigone è la via con le costruzioni più antiche del paese, case-torri addossate l’una all’altra quasi per sostenersi. Nei fondaci di questa via la vita dei tempi passati pulsava. Fabbri, cocciai, falegnami e altri artigiani popolavano il borgo quando era necessario provvedere autonomamente alle necessità quotidiane, per l’isolamento del borgo così lontano dagli altri centri abitati e per le strade poco agevoli.
Vediamo alcune porte con gradini esterni che richiamano le “porte del morto” di cui sono ricche alcune cittadine umbre tra cui Todi. La tradizione vuole che servissero a far uscire le bare da una porta diversa da quella usata dalle persone vive, in realtà erano gli accessi alle abitazioni, che si trovavano generalmente ai piani superiori, mentre le botteghe si aprivano direttamente nel vicolo a livello stradale.
Fermiamoci al numero civico 15: sulla chiave di volta in pietra della porta si può scorgere ancora la croce dei Templari sotto il nodo di Salomone, purtroppo molto rovinata poiché in pietra serena. Il nodo di Salomone costituito da due anelli concatenati è simbolo di unione indissolubile fra l’Uomo e la dimensione del divino. È il simbolo dei Cavalieri di Malta, che qui probabilmente avevano una sede al tempo in cui queste erano le terre dei Papi.