Piazzetta Rigone

In piazzetta Rigone al numero civico 1 vi era l’antica sede del potere politico-amministrativo locale, fino al 1816 quando Castel Rigone era una comunità autonoma. Al piano terra sono ben visibili due archi ogivali in cotto, ora tamponati. Da questa piazzetta il 22 aprile del 1798 prese il via l’insurrezione di Castel Rigone contro l’occupazione napoleonica passata alla storia come “i moti di Broncolo”, a capo dei quali c’era anche il castelrigonese Stanislao Berioli.

In questa piazza si affaccia la “Bigattiera” costruita per allevare i bachi da seta detti “bigatti”. L’allevamento dei bachi ha costituito una importante entrata economica accessoria per le famiglie dei mezzadri fino alla scoperta delle fibre artificiali.
A occuparsene erano le donne, che non vedevano mai un soldo, aiutate dai bambini.

In fondo a vicolo del contrasto vediamo la base del Maschio: proseguendo sempre a destra possiamo vedere gli altri lati del Maschio, in vicolo del contrasto al numero civico 13 o in piazzetta Rigone al numero civico 9,
La tradizione vuole che qui ci fosse l’ingresso di un cunicolo, che scendeva ai piedi del monte Montarone e permetteva la fuga, se il maschio non poteva più essere difeso.