Situata nel centro di Petrignano, la chiesa di San Martino custodisce un grande olio su tela con l’iconografia di Martino nelle vesti di un cavaliere del XVII secolo che, con un colpo di spada, taglia il mantello rosso per ricoprire il povero infreddolito mentre la luce, che attraverso le nubi illumina la testa del cavallo, lascia intravedere il ritorno del sole: l’Estate di san Martino. L’opera, di autore anonimo (forse del pittore romano Gaspard Dughet, ospite di Fabio della Corgna, a lungo dimorante presso la corte ducale castiglionese), mostra in basso, sul margine sinistro, l’arme del duca Fulvio II che si unisce con quello della famiglia Vagnucci. Nell’immagine del nuovo stemma ideato dall’autore, la corona ducale viene a sovrastare l’orso dei Vagnucci, contornato da otto punte rosse della croce dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano.

L’edificio è stato costruito nell’ultimo dopoguerra con schema costruttivo improntato alla massima semplicità, articolando solo l’ingresso con pensilina alla maniera delle sale cinematografiche del tempo.