Piccola chiesa medievale a navata unica adiacente alla cinta muraria del Castello, dotata di un campanile a vela e menzionata nei documenti storici di Isola Polvese già nel 1028 come pieve dotata di un fonte battesimale. Come altre chiese ad essa contemporanee, anche questa possedeva una fascia di terreno circostante chiamata sacrario, utilizzato occasionalmente per seppellire i defunti.

L’importanza della chiesa di San Giuliano sta anche nel piazzale antistante, che conserva traccia visiva del passaggio dei Romani: una piccola porzione del muro di terrazzamento è infatti realizzata con la tecnica dell’opus reticulatum, tipica dei muri perimetrali romani.

All’interno, sulle pareti absidali, sono visibili affreschi di scuola umbra quattrocentesca rappresentanti figure di santi quali San Giuliano, San Sebastiano, San Bernardino, San Rocco ed altre figure non identificate.
L’aspetto esteriore ha invece subito un massiccio intervento di restauro a cavallo tra fine Ottocento e inizi Novecento.